La rete tematica regionale valorizza la memoria e il patrimonio immateriale dei più significativi luoghi della seconda guerra mondiale e della Resistenza in Piemonte.
Il Centro di documentazione MemorialCumiana si pone l'obiettivo di valorizzare il territorio e le vicende resistenziali, in primo luogo la strage del 3 aprile 1944 in cui 51 civili furono uccisi per rappresaglia dalle SS tedesche e italiane, esattamente come accadde in molte località del Centro-Nord Italia. A tale proposito l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea sta conducendo ricerche di approfondimento e di recupero degli atti processuali dei tribunali militari, inclusi quelli relativi al responsabile dell'eccidio di Cumiana, il tenente delle SS Anton Renninger, rinviato a giudizio il 23 dicembre 1998 per crimini di guerra ma deceduto il 6 aprile 2000, prima che il procedimento entrasse nel vivo.
Ma il Centro di documentazione cumianese allargherà altresì i propri orizzonti agli avvenimenti che si svilupparono nell'area di Cumiana tra il settembre 1943 e l'aprile 1945. Tra essi vanno segnalati in particolare la presenza di una missione inglese guidata dal capitano Pat O'Regan, i sabotaggi sulle rotabili della zona e lungo la ferrovia Torino - Pinerolo, la guarnigione fissa di cinquecento uomini delle SS italiane tra marzo e maggio 1944 e di trecento tedeschi della Wehrmacht tra febbraio e aprile 1945, l'incidente aereo sulle pendici del monte Freidour in cui persero la vita otto aviatori britannici in procinto di lanciare materiali ai partigiani, la storia della Banda cattolica fondata da Silvio Geuna, i profili di ben quaranta patrioti caduti in paese (tra i quali figura Giorgio Catti, cui è dedicato l'omonimo Centro studi torinese) nel corso di numerosi scontri armati, il ruolo delle contesse Provana di Collegno staffette partigiane per la Divisione Autonoma Adolfo Serafino, il ricordo degli oltre cinquanta internati militari che rifiutarono l'arruolamento nell'esercito di Salò e dei venti caduti della Seconda guerra mondiale, la memoria controversa del dopoguerra.
E così pure dovranno trovare collocazione le vicende di decine di perseguitati politici antifascisti tra carcerati, confinati, ammoniti, le cui storie sono pressoché ignote ai concittadini cumianesi.
Il Centro di Documentazione entrerà a far parte della proposta di Ecomuseo che è stato presentato al Comune di Cumiana nel novembre 2023.
Il progetto è naturalmente aperto ai contributi che verranno dalla Rete integrata dei luoghi della Resistenza e della guerra promossa dalla Regione Piemonte (di cui è capofila la Benedicta, un'altra strage che fu poi oggetto di due processi per crimini di guerra), dagli Istituti storici, dalle sezioni Anpi del territorio, da singoli ricercatori e appassionati, da semplici cittadini.
Di seguito alcuni link utili per approfondimenti:
- alle pagine ISTORETO sui processi per crimini di guerra:
https://www.istoreto.it/la-risposta-giudiziaria-ordinaria-e-militare-ai-crimini-nazifascisti/
https://www.istoreto.it/ricerca/progetto-giustizia-straordinaria-e-militare/loccupante-tedesco-nelle-carte-dei-processi/
- alla pagina della Rete integrata regionale:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/ecosistema-digitale-dei-beni-culturali/rete-integrata-dei-luoghi-della-resistenza-della-guerra
- alle pagine dell'ANPI nazionale sulle stragi:
https://www.anpi.it/taxonomy/term/2321
https://www.anpi.it/libri/le-stragi-nazifasciste
- alle pagine dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste:
https://www.straginazifasciste.it/ (Se si inserisce la parola “CUMIANA” appariranno quattro riferimenti)
https://www.straginazifasciste.it/?page_id=363
https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=1000
- alla pagina dell’Archivio di Stato sulla strage di Cumiana:
https://archiviodistatotorino.beniculturali.it/didattica/la-strage-di-cumiana/
Il 13 maggio 1944 da un aereo tedesco fu lanciato sul paese un volantino propagandistico che cercava di giustificare l'accaduto.
Il volantino elaborato dagli uffici di propaganda tedeschi circa un mese dopo la strage si apre con un titolo a caratteri cubitali: "La verità su Cumiana", e con una domanda retorica, nella quale il tono propagandistico assume l’aspetto dell’ironia, per concludersi con una frase che pare sintetizzare in maniera epigrafica la ferocia dell'ideologia nazi-fascista: "Adesso basta! Alle violenze distruttive del banditismo rispondiamo con la violenza salutare dell'ordine".
In mezzo, una serie di notizie false, contraffatte od edulcorate che, per fornire una sorta di giustificazione ad un eccidio di civili talmente spietato da aver perfino scosso la coscienza di molti fascisti repubblicani, costruiscono una realtà parallela e distante dal reale svolgimento dei fatti: per l'appunto "La verità su Cumiana" (tratto da un progetto didattico a cura dell'Archivio di Stato di Torino, fondo Giuseppe Falzone, mazzo 1).
Altro riferimento indispensabile per conoscere il contesto in cui si perpetrarono gli eccidi contro le popolazioni civili è il link alla strage e al Centro di documentazione della Benedicta (Alessandria):
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/ecosistema-digitale-dei-beni-culturali/centro-documentazione-della-benedicta
https://benedicta.org/pubblications/il-processo-engel/
e alla mostra online sulle stragi nazifasciste realizzata dalla Procura Militare Nazionale con il patrocinio della Presidenza della Repubblica:
https://www.difesa.it/area-storica-html/nonostanteillungotempotrascorso/index.html
https://www.difesa.it/area-storica-html/nonostanteillungotempotrascorso/le-stragi-dei-civili/32986.html
https://www.difesa.it/assets/allegati/32986/p15_150x250.pdf
e ancora, sullo stesso argomento, si vedano alcuni siti tedeschi:
https://resistenza.de/?s=cumiana
https://erlangen.de/aktuelles/freundschaftsstadt_cumiana
http://www.freundeskreis-erlangen-cumiana.eu/Discorso11.04.2010_Poehlmann.htm
http://www.frieden-erlangen.de/cumiana.html