Dante Boetto, salariato agricolo
2 novembre 1944, settore Colle MariÚn (versante di Cantalupa)
Nato a Torino il 13.02.1924, residente a Torino
All'alba del 2 novembre la 4ª Banda delle formazioni di Marcellin viene attaccata a monte di Cantalupa, in una baita dove si era temporaneamente sistemata. Un giovane di Piscina che monta di guardia, Dante Boetto, è ucciso dopo aver lanciato l'allarme: un compagno, Franco Ruffino, è ferito e catturato ma il resto della banda riesce a mettersi in salvo.
Chi era Dante Boetto? Ne traccia un sintetico ma efficace ritratto il volume Non chiamatemi povero nella seconda edizione del 1996:
"Nato a Torino il 13 febbraio 1924, orfano di padre in tenera età, venne affidato alla zia materna dimorante in Borgata Bruera del Comune di Piscina, garzone agricolo.
Arruolato tra gli alpini per il servizio di leva, l'armistizio dell'8 settembre lo trovò in provincia di Alessandria, da dove riuscì a rientrare a Piscina. Ripresi i lavori saltuari di manovalanza agricola, per sfuggire alla cattura quale disertore, nella primavera del 1944 seguì il folto gruppo di compaesani in montagna che, sotto il comando di Giovanni Bertolotto, si costituì in Banda partigiana autonoma (234ª compagnia). Venne poi inquadrato nella Banda Pace Aventino della Divisione Alpina Autonoma Val Chisone.
Nelle prime ore del 2 novembre 1944, mentre si trovava di guardia sulle alture di Cantalupa, venne sorpreso tra la nebbia da un reparto tedesco infiltratosi da Cumiana attraverso il Colle Marione. Cadde nel combattimento ingaggiato per consentire il ripiegamento dei compagni accampati in una baita".
Nel 1970 Dante Boetto, piscinese dunque per parte della madre Elisabetta Beltramino, sarà insignito di medaglia di bronzo al valor militare con la
seguente motivazione:
"Patriota ardito e generoso partecipava a vari combattimenti dimostrando coraggio e spirito di sacrificio. In occasione di un attacco avversario, trovandosi di sentinella, dava prontamente l'allarme e non esitava ad impegnare le soverchianti forze nemiche permettendo alla sua formazione di evitare l'accerchiamento. Nell'impari lotta cadeva per la libertà della Patria".
Nel 1950 il Comune di Piscina gli ha dedicato una strada compresa tra le vie Don Germano Crotto e Umberto I°.
Fonti:
Airsp, Banca dati partigianato piemontese
Città di Pinerolo, "Non chiamatevi povero", Alzani, Pinerolo, 1996
Marco Comello, "Covo di banditi", Alzani, Pinerolo, 1998
Angela Trabucco, "Resistenza in Valchisone e nel pinerolese", Alzani, Pinerolo, 1984
Luciano Boccalatte, Andrea d’Arrigo, Bruno Maida, “Guida ai luoghi della guerra e della Resistenza nella provincia di Torino”, Blu Edizioni, Torino, 2009
Comune di Piscina
Per informazioni:
https://www.anpicumiana.it/documenti.html
http://www.memorialcumiana.it/homepage.html